LA PIENA DI GRAZIA PER NOI

Nell’ordine concreto delle cose, Dio diede all’uomo una natura subordinata a una vita soprannaturale. Creò l’uomo dotato d’un’anima fatta non per raggiungere da sé la perfezione nell’ordine proprio, ma per essere perfezionata da Lui in un ordine infinitamente superiore alle forze umane. Non siamo stati mai desinati a condurre una vita puramente naturale e perciò, nei disegni di Dio, non siamo stati destinati a una felicità puramente naturale. La nostra natura, dono liberale di Dio, ci è stata data per essere perfezionata e completata da un altro dono liberale: la “grazia santificante”. Che cos’è la grazia? È la vita stessa di Dio, di cui noi siamo partecipi. (Cfr Thomas Merton, La montagna dalle sette balze, trad. A. Castelli, Garzanti 2002, 203-204).

Madre del Carmelo, Madre che insegni con la vita la perseveranza: Madre, punto di riferimento per il consacrato, veramente maestra che sostiene chi vuole testimoniare al mondo la fedeltà di Dio. Il Signore è fedele per sempre. Tu lo comunichi interiormente a coloro che ti invocano. Li predisponi a sperimentarlo. Tuo Figlio. Tuo Figlio, continuamente ne parli, continuamente esprimi il materno desiderio che ognuno di noi lo accolga in sé e lo porti ovunque. Che ognuno di noi impari ad aprirsi a questo stupefacente amore che Egli lascia traboccare per noi. Amore che è vita. Da te, Maria nostra Madre, dobbiamo imparare ad allontanare dai nostri cuori tutto ciò che non appartiene a Dio; e aprire questi cuori interamente. Più siamo riempiti dall’amore e dall’affetto verso te, nostra Madre, più saremo pieni della gloria e della bellezza della sua vita e le nostre lingue proclameranno il tuo elogio. (Cfr Titus Brandsma, Maria icona della nostra vita, dal discorso al congresso mariologico a Zenderen 1931 – in E. Boaga, Con Maria sulle vie di Dio, Ed Carm. Roma 2000, 304).

Cosa attendiamo da te? Desideriamo ascoltare insieme ciò che con premura suggerisci, premura che talora diventa urgenza di farci comprendere il mistero pasquale nel quale consumiamo i nostri giorni. Mistero di morte e risurrezione, mistero di una santità che splende nell’alleanza con il Fedele.

La Redazione

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