Vincolo di destinazione per spazi sacri, solenne ingresso di popolo e celebranti nella casa desiderata dalla Madre Addolorata: è il giorno della dedicazione della sua chiesa e dell’altare, 8 settembre 2021. Giorno atteso, giorno di preghiera e di respiro di fraternità nella comunione col Signore, giorno di lode e benedizione in cui alle lacrime mariane che continuano ad aspergere pellegrini dal passo incerto, si uniscono a quelle dei pellegrini stessi, consolati dal Signore che sempre accoglie. E guarisce con il suo amore.
Eco del rito, le parole del Vescovo nella breve e intensa omelia: coniugando le caratteristiche della chiesa monastica, consacrata alla lode perenne, e quelle del Santuario, “clinica dello spirito” (cit. Paolo VI), Mons. Roncari ha sottolineato l’impegno necessario perché la nostra Comunità viva la sua specifica missione: una capacità “professionale” di accoglienza per i momenti di emergenza vissuti dalle persone in cerca di sostegno umano e spirituale, con una comprensione immediata e delicata che non si improvvisa, ma nasce da un allenamento quotidiano in fraternità, all’interno del Monastero (Cfr. art. “Confronto” – Toscana oggi)