Ma che aspetti a lasciarla/lo? Tutti lo sanno che ha un’altro/tra.
E chi sono questi “tutti “, così conoscitori della mia vita privata? Questi “tutti” che concordano sulla fine del mio matrimonio, della mia relazione e relegano ai margini della disperazione e dell’isolamento i protagonisti principali? Lo so anche io che ha un’altro/tra, ma questi “tutti” riescono a vedere il fuoco interiore, ridotto a fiammella, che ancora mi fa sperare, mi fa attendere? Certo un’attesa carica di sfinimento, di constatazione quotidiana che i suoi occhi non sono più per me, su quello che dico, su quello che faccio, su quello che immediatamente intuiva e leggeva di me. Che dolore girare per la casa, per le stanze e avere l’impressione di cadere nel vuoto. Avevamo condiviso tutto e quasi ogni oggetto su cui si posa lo sguardo mi ricorda questa alleanza indissolubile, indistruttibile…. così dicevamo. E ora i “tutti” si presentano e con le loro parole azzerano, annullano la possibilità di un ritorno. Perché non può esserci un ritorno? L’amore non è più grande, più forte di qualsiasi tradimento? E dietro ogni tradimento non ci può essere ancora il sogno iniziale, mai completamente appannato, mai completamente sbiadito? Il sogno che ridiventa realtà, perché il tradimento è morte, l’amore è vita. Perché non deve avere un senso rimanere fedeli? Perché non deve significare qualcosa la sofferenza nascosta? Perché non deve significare qualcosa la mia dignità trapassata dalle ferite dell’abbandono? “Ma che aspetti a lasciarla/lo? Rifatti una vita, sei ancora giovane “. Ma che tipo di vita, parole illusorie, certamente non nate e formate da un perdono costante, eroico, non facile ma possibile. Che parole fredde che offrono la risoluzione matematica del problema…. e il tempo, gli anni trascorsi insieme dove vanno a finire? La vita non si rifà magicamente, la vita si rimette in cammino ogni giorno, proprio quella vita che è stata lesa, proprio quella vita che è stata distrutta dall’infedeltà. Io continuo ad amarla/lo: questa è la vera bellezza e la stupenda verità della mia vita e voglio che rimanga tale anche adesso che è visitata dalle lacrime.
Sr M.Joseph di Nazareth