Memoria del cuore

C’è un luogo dagli orizzonti ampi, dal verde in mille sfumature, dall’azzurro libero e luminoso; è una casa dalla porta aperta, dalle finestre illuminate; una madia, un forno ancora caldo, dopo la cottura di un pane squisito.

Un luogo di consolazione e di speranza, che posso visitare e frequentare. Volentieri accompagno lì l’anima mia! A Cerreto di Sorano, santuario-casa di Maria, trovo risposta al desiderio di amicizia che mi abita da sempre. Un’amicizia di spirito, di anima, di cuore, di sguardo, di silenzio e parola, di lacrime e sorriso ritrovato. Non mi vergogno, né mi nascondo, perché, in verità, dicendo questo confesso semplicemente di essere uomo, creatura fatta per conoscere e gustare cosa sia l’amore, qui sulla nostra terra.

La Bibbia racconta molto bene cosa sia questa specie di ferita che tutti abbiamo scritta dentro, come una storia d’amore e di redenzione; cosa sia, cioè, il desiderio dell’amicizia e lo fa disegnando sotto i nostri occhi, attraverso i capitoli dei suoi libri, i lineamenti di personaggi stupendi, così tanto lontani da noi nel tempo, eppure nostri contemporanei, nostri fratelli e sorelle di carne.

Mosè parla con Dio come un amico col suo amico, volto nel volto, occhi negli occhi (Esodo 33,11); Abramo è chiamato amico di Dio, amante di Dio (Isaia 41,8 e Giacomo 2,23), perché in Lui aveva appoggiato il cuore, in piena fiducia, in piena fede.

In realtà, ascoltando i versetti della Bibbia, si capisce molto presto che la parola amicizia, amico si confonde e si unisce alla parola amore, amante. L’amico, per la Bibbia, è colui che ama. L’amico, prossimo, compagno, che nella lingua della Bibbia, l’ebraico, si dice re’a, davvero è colui che ama e ama sempre! Le due lettere ebraiche che compongono questo nome ci aiutano a comprendere questo mistero di luce e quindi anche a trovare dentro di noi la strada per conoscere la bellezza e la gioia dell’amicizia vera, quella dell’anima, del cuore. La prima lettera, la resh, esprime il principio, l’origine, il punto di partenza; sì, perché reshrosh, che è la testa. Mentre la seconda lettera, che si chiama ‘ayin, viene a raffigurare l’occhio e allo stesso tempo la sorgente, la fonte. Insomma, scopriamo, nella Bibbia, che quel desiderio, quel bisogno così forte, così intimo di vivere l’amicizia, di trovare un amico, di essere noi stessi amici, è in realtà proprio la fonte originaria del nostro essere, è quella fonte di acqua viva, che ci zampilla dentro e ha bisogno di scaturire, di scorrere felice. È la fonte dell’amore, per la quale noi viviamo.

E se ci muoviamo un po’ tra i vari libri che compongono la Bibbia, scopriamo che l’amicizia è come olio, come incenso, come miele (Proverbi 27,9). Luce, preghiera e dolcezza che si fanno emolliente per i momenti e i passaggi più duri della vita; si fanno intercessione o lode, supplica o ringraziamento; si fanno gusto nuovo, forse dopo giorni e notti di nausea e vuoto, di fame per un senso ancora da trovare, dietro all’oscurità.

E ancora scopriamo che l’amicizia è rifugio, tesoro, medicina (Siracide 6, 14-16). Anche quando la vita fa male, quando arriva il dolore e la malattia per un vivere triste, per una grande fatica del cuore, dell’anima, anche allora, sì, esiste rimedio, cura, medicina e sollievo.

Lì, alla casa santuario di Maria, presso il Cerreto, le sorelle hanno allestito una bancarella, dove si compra senza spesa, senza denaro; solo con valuta di misericordia, di consolazione si riceve quanto il cuore, quanto l’anima chiede! Se cerchi amicizia di spirito, ecco, c’è olio, c’è incenso, c’è miele: medicina santa, eppur tanto semplice ed essenziale, che ti guarisce la vita.

Non importa poi dover sempre tornare a comprare! Una volta imparata la strada per arrivare a quel luogo di pace e di grazia, sarà la memoria del cuore, dell’anima, che lì, un giorno ha pregato, o forse ha anche pianto, accolta da una sorella in ascolto, ad accompagnarti di nuovo a quel principio, a quella fonte, da cui quel giorno, magari lontano, avevi potuto riprendere la strada per la speranza, per la felicità.

Guarda, se tu cerchi amicizia, se vuoi trovare l’Amante, per dare risposta al tuo cuore, davvero!, a Cerreto di Sorano la porta è già aperta anche per te. Non temere; va così come sei, non occorre denaro! Devi solo portare con te un vasetto per l’olio, un sacchettino di iuta per i grani di incenso e un piccolo favo, dove raccogliere il miele. Così tu saprai cosa vuol dire vera amicizia, tra fratelli e con Dio.

 

Sr Anastasia di Gerusalemme

Carmelitane Ravenna

 

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