Tutti i giorni

 

Tutti i giorni incontriamo nuovi volti, tutti i giorni facciamo memoria dei volti di coloro con i quali abbiamo condiviso gran parte del nostro cammino: e poi ci sono i volti di coloro che abitano la nostra casa, volti osservati quotidianamente. E tutti i giorni il Signore ci chiede di presentarli a Lui, di riconoscerli nel Suo Volto, nel Volto del più bello tra i figli dell’uomo (Cfr. Sal 44,3) 

Osserviamo i volti di coloro che vivono accanto a noi, e i volti di chi non conosciamo, ma quotidianamente camminano come noi sulle strade del tempo. Miliardi di volti, ognuno espressione di un’identità nascosta, di una insondabile dimensione personale. Visto dall’alto, tutto sembra rientrare in una invariabile routine: si fa giorno, denso di attività, poi viene la sera e la corsa per arrivare a tutto rallenta e temporaneamente si arresta. Come si può udire il mormorio d’un vento leggero, portatore di pace e guarigione, laddove non c’è più il tempo per riflettere sulla verità di sé stessi davanti a Dio? Davanti a Dio: sembra una frase anacronistica, severa, inflessibile nella fraintesa rigidità che non fa percepire né paternità né libertà. Ma quei i miliardi di volti, che possiamo osservare personalmente solo una minima parte, sono tutti presenti davanti a Dio, uno per uno, ciascuno voluto e benedetto in questo mondo. Volti che lasciano trasparire pensieri, mentalità differenti, storie, segni di combattimenti in corso, di sconfitte, di vittorie. Esistiamo, respiriamo, lavoriamo ma siamo anestetizzati, addormentati tanto da non riconoscere il Compagno di viaggio che sa tutto di noi, invisibile ma non per questo assente. Noi siamo sempre, comunque, davanti a Dio perché Egli ci ha creati per amarci, per renderci felici nell’amore senza fine in cui Egli desidera immergerci. Quanto siamo consapevoli della nostra figliolanza? La consapevolezza di essere realmente assistiti, preceduti e seguiti dov’è? Qualcuno forse non sa ancora di essere amato da sempre, forse non gli è stato detto o spiegato sufficientemente, oppure nella ricerca dell’amore, ha incontrato e seguito altri “maestri”. Ma anche in questo caso, Dio non abbandona i suoi figli, continua a guardarli, a seguirli amorevolmente, a manifestarsi in modo da essere riconosciuto da un cuore in ricerca: siamo tutti sempre presenti davanti a Dio. Un Dio che viene a cercarci rispettando le nostre decisioni e le nostre svolte, senza mai allontanarsi da noi. Per risvegliarci dal sonno, dal torpore interiore, irrompe lo Spirito Santo: l’opera divina sollecita la corsa verso Dio perché con Lui siamo finalmente liberi, figli amati. Ecco, quella corsa non stanca e non anestetizza, anzi, sollecita vigilanza, attenzione, ascolto. È lo Spirito del Signore che cerca di “logorare”, giorno dopo giorno, la corazza interiore ed esteriore di cui ci siamo rivestiti. Quella corazza emotiva costruita per evitare la sofferenza. Il logorio poi diventa colpo di scalpello che incide e frantuma ogni millimetro con una precisione assoluta: non avvertiamo subito l’effetto di questo lavoro, ma incominciamo ad imparare e a vedere come lavora Dio attraverso i benefici che sperimentiamo: pace e libertà crescenti. Spesso sentiamo dire con riconoscenza: ”In quell’incidente Qualcuno mi ha protetto, Qualcuno mi ha guarito, Qualcuno ha impedito che facessi del male”. Qualcuno che “lavora” non solo in questa modalità evidente e certa, ma soprattutto Qualcuno che si fa carico di noi con una assistenza continua e permanente dentro le trame delle nostre giornate, a volte contorte e ambigue. Arrivare a risvegliarsi dall’ autosufficienza o dall’autosvalutazione che ci fa sentire uno zero e meno di zero è il dono meraviglioso del Signore. È un risvegliarsi dopo anni di vita, onesta, poco onesta o non onesta; un risvegliarsi e rendersi conto…. e trovare conferme nella vita e nelle vicende di altri fratelli e sorelle. Risvegliarsi e rivedersi nella memoria quando eravamo incerti, timorosi, legati al giudizio altrui, per intravedere la luce che già filtrava nelle pieghe della paura, delle scelte sbagliate, degli errori commessi, non ha prezzo. Ogni volto, del passato, del presente e del futuro, attraverso l’azione misericordiosa del Padre che agisce nei percorsi della vita, è accompagnato al bivio della presa di coscienza di sé. Esperienza unica e potente nella sua possibilità di riportare alla vita, di ricreare e riossigenare dentro di noi bellezza, stupore, vittoria su ciò che, seminato, cresce senza dare buoni frutti. Ed è autorevole colui/colei che rendendo testimonianza del suo Signore dice: “sono stato assistito, sono assistito per cui è vero quello che Gesù ha detto: Ecco, Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo “ (Mt 28-20).

 

Sr Maria Joseph di Nazareth

 

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